Regia di Fritz Lang vedi scheda film
Quante volte avete visto la scena del detective che sbatte il distintivo sul tavolo del suo superiore e parte in una guerra solo contro tutto e tutti, proseguendo le sue indagini al margine della legalità?
Ed ora rispondete: quante volte avete visto la stessa scena PRIMA de Il grande caldo?
Ecco perché Lang è un genio. Semplicemente perché ciò che trasmette è suo, gli appartiene di diritto e spesso trova termini di paragone solo in ciò che è venuto dopo, difficilmente in ciò che lo ha preceduto. Lang è il noir, è il thriller ma è anche la bellezza di un capolavoro senza tempo, che non invecchia e non appare scontato che agli occhi di chi si limita, superficialmente, a confrontarlo con il cinema a seguire. Tensione perfetta, una trama interessante e politicamente scorretta che proprio per questo offre momenti imprevedibili; non si va per il sottile, non si cerca a tutti i costi la soluzione "giusta" e non ci si pone il problema di scendere al livello dei propri aguzzini in nome di una morale che nessuno ha, realmente, mai sottoscritto. Bravi gli attori, bella la fotografia; capolavoro indiscutibile.
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