Regia di Jean Renoir vedi scheda film
Questo film divertente e spensierato, fu realizzato da Renoir nel 1932 (e quindi proprio agli albori della sua luminosa carriera di regista). La storia - allegra e pittoresca - è tratta da una commedia di Roger Ferdinand grande successo dei teatri parigini di quegli anni, ed è quella di un droghiere scontento (e pentito) di aver accettato di dare sua figlia in sposa a un poeta abbastanza squattrinato ma che poi si ricrederà e diventerà addirittura un suo convinto sostenitore, quando al poeta verrà assegnato il premio Goncourt che gli aprirà le porte della celebrità.
E’ normale dunque che si avverta un po’ di acerbità nel governare la vicenda, anche se la bravura tecnica del regista era già elevatissima. Il problema vero però (che è poi quello che rende tutto un tantino traballante anche se estremamente gradevole) è che questa vicenda un po’ frivola, non era assolutamente nelle corde di Renoir, e questo (soprattutto a posteriori) si avverte chiaramente. Ma già la critica dell’epoca lo aveva consigliato di stare lontano dal cinema comico fine a se stesso perché la sua vocazione artistica (ed era già evidente) lo portava da tutta un’altra parte.
Come opera di rodaggio comunque è molto interessante poiché anche se non del tutto compiuta nel risultato complessivo, ci permette di scorgere già – sia pure in nuce – le qualità superiori di questo genio della settima arte.
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