Regia di Terence Young vedi scheda film
Ricordo il successo di “Joe Valachi” al botteghino. Ero giovanissimo e il film mi piacque molto, come alla maggior parte dei miei coetanei. Dopo averlo rivisto a quasi 40 anni di distanza, sono portato a ridimensionarlo a causa di una certa superficialità nel trattare temi a dir poco tremendi, come ha rilevato giustamente “will kane” nella sua attenta opinione. Per riuscire ad apprezzare questo film, è infatti necessario dimenticare che vi si narrano vicende realmente accadute. Emergono allora non pochi elementi positivi, caratteristici di un grande cinema di genere degli anni ’70. La produzione non ha badato a spese per rendere l’opera spettacolare, dalle scene d’azione alla ricostruzione d’epoca. La regia viene affidata ad un nome sicuro, il Terence Young di “Sole rosso” (ancora Bronson), “Mayerling” e ben tre 007, solo per citarne alcuni. Infine, si sceglie un cast di immancabile richiamo, da Charles Bronson, perfetto nella parte, a Lino Ventura (irresistibile quando parla con la sua voce in italiano), passando per Walter Chiari, sorprendente per una naturalezza che non gli conoscevamo in scene drammatiche, violente e d’azione. Piccole ma significative parti anche per un elegante Amedeo Nazzari e una tenera Pupella Maggio.
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