Regia di Marco Turco vedi scheda film
Nel 1986 il maxiprocesso che si tenne nel supercarcere di Palermo contro centinaia di mafiosi rimasti impuniti per decenni fu il risultato del lavoro straordinario condotto dal pool antimafia guidato da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. "In un altro paese - scrive il giornalista americano Alexander Stille nel suo Cadaveri eccellenti (titolo preso ovviamente a prestito dal film di Rosi) - gli artefici di una tale vittoria sarebbero stati considerati degli eroi nazionali". In Italia sono stati ridotti all'isolamento, abbandonati dallo stato e infine trucidati. Il bel documentario di Marco Turco parte proprio dal libro di Alexander Stille, che si aggira per la Sicilia accompagnato dalla fotografa palermitana Letizia Battaglia e dalla calda voce off di Fabrizio Gifuni. Con uno stile a cavallo tra inchiesta giornalistica e documentario divulgativo, In un altro paese ripercorre la tappe che hanno segnato gli ultimi 60 anni di storia di mafia in maniera lucida, nettissima, senza fronzoli, con un iter che parte dalla tracimazione del controllo mafioso dalle campagne alle città nel secondo dopoguerra alle leggi sul carcere duro fino a quelle atte a ostacolare il lavoro della magistratura volute dal governo Berlusconi. Nitido e perspicuo nei contenuti, il film mostra qualche smagliatura nella cifra stilistica imperniata sulla ricerca illustrativa dei luoghi fisici, in un pellegrinaggio metropolitano che non sempre è funzionale alla Storia raccontata.
Vincitore della 46ma edizione del Festival dei Popoli di Firenze (2005).
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