Regia di Henri Verneuil vedi scheda film
Brillante commedia di Henri Verneuil, grandi interpreti, dialoghi scoppiettanti e una nostalgica immersione nella Parigi degli anni '60.
Albertine, giovane donna di provincia, abbandona il marito e “sale” a Parigi (in francese, a Parigi si sale, da qualsiasi punto cardinale si provenga), dove intende iniziare una nuova vita. Viene accolta da Cécile, amica di lunga data, che la introduce negli ambienti artistici e intellettualoidi della Capitale. Forte della sua eclatante bellezza, Albertine crede di poter trovare facilmente un nuovo agiato compagno. In breve tempo, comincia infatti ad essere corteggiata da numerosi spasimanti, ritrovandosi regolarmente ingannata e delusa. Alla fine, decide di far rientro nella sua provincia, presso quella famiglia che troppo frettolosamente aveva abbandonato.
La trama non è delle più originali, ma questa vivace commedia di Henri Verneuil può contare su più di una carta per risultare godibile e tutt’altro che superficiale. In primo luogo, il regista è servito in partenza da un vero e proprio full di donne con due re: Claudia Cardinale, Danielle Darrieux e Michèle Morgan da una parte, Jean-Claude Brialy e Lino Ventura per la parte maschile. Si avvale poi della collaborazione di Michel Audiard, il miglior dialoghista francese dell’epoca, autore dei testi più originali e brillanti di un’intera generazione di registi e attori d’Oltralpe. Al tutto si aggiunge una scintillante e raffinata rappresentazione della città di Parigi, alla quale sono dedicate eccellenti carrellate in esterno e accurate ricostruzioni d’interni.
L’intera vicenda ruota intorno al personaggio di Albertine, interpretata con ispirata naturalezza da una Claudia Cardinale al colmo del suo splendore, una figura ingenua ma tutt’altro che stupida, sincera con le amiche quanto con i suoi corteggiatori. Giovanissima, è affiancata da due vecchie glorie cinematografiche: Michèle Morgan nella parte dell’amica saggia, complice e consigliera, Danielle Darrieux in quella della signora d’alto bordo, personaggio centrale in ogni evento mondano di una certa Parigi con tanta puzza sotto il naso. Delle tre protagoniste, è certamente la più divertente e autoironica.
Dal canto loro, Jean-Claude Brialy e Lino Ventura si spartiscono equamente i ruoli di protagonisti maschili, il primo dando vita ad un’irresistibile interpretazione dello scrittore popolare, dalla cultura brillante, tutto citazioni e declamazioni, un Don Giovanni di facciata, che scopriremo affetto da cronica impotenza; il secondo nei panni del medico di grido, sposato ma ambìto dalle donne del bel mondo, l’unico ad ottenere le grazie di Albertine, anche se per un breve lasso di tempo. Due ruoli anomali per entrambi gli attori, ma due grandi momenti di alta recitazione.
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