Regia di Alexander Korda vedi scheda film
Emma, bella ragazza squattrinata e con un passato turbolento, sposa per convenienza l’ambasciatore inglese a Napoli; scopre il vero amore quando incontra l’ammiraglio Nelson; ma poi, morti sia il marito sia l’amante, finisce in povertà (l’intera storia è raccontata in flashback dalla donna, ormai anziana, che si trova in prigione per il furto di una bottiglia di liquore). Appassionata e sofferta interpretazione di Vivien Leigh e Laurence Olivier, che vedono rispecchiata la loro vera storia in quella dei rispettivi personaggi: un adulterio che sfida le convenzioni sociali, un marito serenamente cornuto anche se un po’ dispettoso, una moglie inasprita dal tradimento e decisa a non cedere il suo uomo. Disturba un po’ il sottofondo politico, sebbene comprensibile nel 1941: se il messaggio di fondo scaturisce spontaneamente dalla vicenda melodrammatica (due innamorati sacrificano la loro felicità per il bene della patria), poi si esagera insistendo sul fatto che gli inglesi sono gli unici a difendere la pace e la libertà contro le mire espansionistiche di Napoleone e presentando il loro impero come un’opera di beneficenza nei confronti del genere umano (e sorvolando sulla feroce repressione dei rivoluzionari napoletani nel 1799). Spettacolari, anche se brevi, le riprese della battaglia navale di Trafalgar.
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