Regia di Peter Brook vedi scheda film
Ho avuto modo di vedere la versione integrale del mitico film di Peter Brook, posseduta da diversi anni da mia zia in vhs e per fortuna in originale sottotitolata. Il Mahabharata è il poema più lungo mai scritto, fondamento di tutta la cultura indiana e significa qualcosa come "grande (storia) dell'umanità". Brook ha tratto nel 1985 una rappresentazione teatrale storica da questa epopea, insieme a Jean-Claude Carrière, e nel 1989 ha girato un affascinante film di circa cinque ore e un quarto, di cui esiste una versione ridotta a 171 minuti (ma che ha poco senso vedere); la versione integrale è divisa in tre parti: "The Game of Dice", "Exile in the Forest", e "The War". E' una realizzazione fortemente stilizzata e simbolica, dove si percepisce con semplicità la presenza della magia che accompagna le azioni della famiglia protagonista, divisa dalla lotta per il potere, dove gli dèi convivono e interagiscono con gli uomini, i quali hanno poteri straordinari ma sono anche e sempre consapevoli della loro natura, nutrono dubbi, hanno una coscienza giudiziosa eppure fallace, sono travagliati dalla scelta tra il Bene e il Male. L'eleganza è a volte sconvolta dalla brutalità del sangue, la propria morte non desta travagli psicologici o paure, essa avviene ed è accettata, o è resa necessaria quando un proprio caro muore. La rivalità è il motore della vicenda, ma l'inutile massacro finale vanifica ogni significato. 7 1/2
Toshi Tsuchitori e altri.
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