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Il Mahabharata

Regia di Peter Brook vedi scheda film

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La recensione su Il Mahabharata

di alan smithee
8 stelle

VENEZIA 81: CLASSICI/ RESTAURI L'adattamento cinematografico recentemente restaurato in 8K, risale al 1989 ed è la trasposizione del poema epico indù Mahabharata, voluta, adattata e diretta da Peter Brook ed ispirata all'opera teatrale originale di Brook, che durava 9 ore e fu rappresentata in tournée in tutto il mondo per quattro anni.

Nel 1989 Brook ridusse la versione teatrale a meno di 6 ore in un adattamento per la televisione sotto forma di miniserie TV.

In seguito il celebre regista si dedicò alla presente trasposizione cinematografica, che richiese una sintesi della durata complessiva pari alle attuali circa 3 ore, e dedicata dapprima all'uscita nelle sale e poi prodotta in DVD.

La sceneggiatura fu il risultato di otto anni di lavoro che Peter Brook portò avanti coiadiuvato da Jean-Claude Carrière e Marie-Hélène Estienne.

La storia riguarda i contrasti epici e la rivalità che coinvolgono due famiglie in guerra tra loro: i Pandava (che rappresentano il lato buono) e i Kaurava (che rappresentano il lato cattivo).

Entrambe le parti, essendo la progenie di re e dei, combattono per il dominio. Entrambi sono stati consigliati dal dio Krishna di vivere in armonia e di astenersi dalla sanguinaria brama di potere.

Tuttavia, i loro combattimenti finiscono per minacciare l'ordine stesso dell'Universo.

La trama è incorniciata da un dialogo tra il saggio bramino Vyasa e la divinità indù Ganesha, e rivolta a un ragazzo indiano senza nome che si rivolge a lui per chiedere informazioni sulla storia della razza umana.

Nella complessità di un testo che vede noi europei distanti e lontani per territorio e cultura, la trasposizione di quello che resta uno dei capisaldi della produzione letteraria indiana sotto forma di poema, si preme di narrare le varie vicissitudini dei personaggi mitologici coinvolti in una rivalsa che insegna all'uomo di tutti i giorni come deve comportarsi, poiché nulla è casuale sulla terra, ma titto rientra in un ordine di origine divina.

La maestria di Peter Brook si manifesta ed estrinseca soprattutto per immagini, nella composizione di quadri viventi scenograficamente maestosi e ammalianti che rendono la complessa vicenda godibile nella sua faida tra famiglie rivali. Apprezzabile il lavoro sugli attori, coinvolti e motivato, tra cui ammiriamo e riconosciamo Georges Corraface, Ciarán Hinds e il nostro compianto Vittorio Mezzogiorno, oltre agli interpreti di origine indiana, in un cast composito e multirazziale coeso e coinvolto in modo davvero sublime.

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