Regia di Jacques Tourneur vedi scheda film
Grande film che mette sullo stesso binario lo scetticismo - che come uno scudo protettivo offusca lo sguardo, la mente, impedendo di osservare oltre l’immaginabile - e l’isteria, che non mostra ma allude, pietrifica e infine divora. Tourneur trova appoggio in un clima stagnante e plumbeo, creando codici visivi intensamente dark con una proliferazione di incubi tra l’esoterico e il divino. Un cult.
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