Regia di Marc Allégret, Charles Gérard vedi scheda film
I contrasti tra due generazioni, i difficili rapporti fra genitori e figli alle prime esperienze amorose, sono il tema che fa da filo conduttore ad un lungo giro per i locali notturni frequentati dai giovani parigini.
Un "banalissimo" melodramma di adulterio con marcate ambizioni psicologiche e un ambizioso e poco riuscito "tentativo" di fare "critica sociale.
Freddo e convenzionale nella struttura, narrativamente poco coinvolgente, è insomma un film "nato già vecchio" ,anche se il buon Allegret lo relizza con la consueta perizia artigianalmente ineccepibile, ma accademica e obsoleta.
Come giustamente scrive il Morandini, "E' un cattivo esempio del (cosiddetto) 'cinema di qualità' francese (di una volta), spazzato via da Truffaut, Godard e C:"
Professionalmente ineccepibili, ma ugualmente "conformisti" nel risultato, gli interpreti (Charles Boyer e una giovanissima Pascal Petit nel ruolo della giovane donna che lo accompagnerà nella ricerca del proprio figlio "ribelle" e che lui tenterà di sedurre).
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