Regia di Eli Roth vedi scheda film
Grigia e desolata, nonché affascinante, l’estetica ultra liminale della Slovacchia dipinta da Roth teletrasporta lo spettatore in una sorta di passage d’enfer. La produzione certosina si fa esplicativa, cinefila, infima e urticante sulle tracce del torture-porn più autoreferenziale e spietato che ci sia. Un cult istantaneo che divise critica e pubblico e che, ancora oggi, fa parlare di sé.
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