Regia di Michele Soavi vedi scheda film
Per gli standard italiani di genere, sicuramente una pellicola sopra la media, ma l'impressione è di un'occasione mancata. Fosse stata una produzione francese sarebbe approdata anche oltreoceano, ma è italiana e risente di almeno due punti deboli. Innanzitutto l'eccessiva fedeltà al romanzo, che impone i richiami storici al periodo degli anni di piombo, con una caduta retorica fatta in effetti di luoghi comuni e cerchiobottismi (chi è più cattivo, tra l'eversivo-alias Boni e lo stato corrotto-alias Placido?). Poteva essere la storia di un delinquente comune nel duro cammino della redenzione. Quindi la figura di Placido, davvero troppo stereotipata. Il finale è interessante e, peraltro, tuttaltro che conforme al buonismo italiano. Da riproporre con le varianti d'uopo.
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