Regia di Michele Soavi vedi scheda film
Pellicola crudele come poche, non tanto per le immagini che vengono mostrate, ma per la scelta di raccontare la storia dal punto di visa del protagonista. Ci troviamo. infatti, al cospetto di un uomo freddo e cinico disposto a uccidere anche le persone che lo amano pur di ottenere ciò che gli interessa. Tutta la sceneggiatura (firmata tra gli altri da Ferrini, uno dei principali collaboratori di Dario Argento) ruota attorno all'istituto penale della riabilitazione, lasciando trapelare un evidente critica alla sua funzionalità. Il film non dispone di una trama particolarmente coinvolgente e intricata, mka grazie all'enorme bravura di Soavi, che qui torna a "giocare" con la mdp, la visione scorre via piacevole e gustosa. Ottimi gli attori con un istrionico Michele Placido (Voto: 10) che ogni volta che entra in scena riesce a calamitare l'attenzione degli spettatori. Colonna sonora variegata con presenza di molti brani epici (si va dalla Caselli ai Jethro Tull, passando per i Deep Purple). Bene la fotografia e la messa in scena. In definitiva un film dai contenuti crudi (il finale è davvero un colpo allo stomaco) con venature noir. Discreto. Voto: 8-
Spettacoloso!
Piccolo ruolo per lei: lo fa sufficientemente bene.
Convincente.
Dopo Dario Argento è il regista più tecnico che c'è in Italia. Si spera di rivederlo impegnato al cinema, anzichè in fiction che imbrigliano buona parte del suo estro.
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