Regia di Michele Soavi vedi scheda film
"Non sarà facile,ma sai,si muore un pò per poter vivere..." è la frase che precede quella che compone il titolo di questo film,nella canzone più sfruttata dal nostro cinema negli ultimi anni,quella "Insieme a te non ci sto più" di Caterina Caselli:tratto dall'omonimo romanzo di Massimo Carlotto,questo film rappresenta anche il ritorno al cinema per Michele Soavi,esordiente quasi vent'anni fa con lo scarno ma interessante "Deliria".Allievo di Dario Argento,Soavi lo dimostra qui con una cura dell'inquadratura e del rilievo del particolare molto evidenti,includendo primissimi piani che mancavano da tanto nelle nostre pellicole,imbastendo un noir all'italiana di tutto rispetto,truce e violento ,che se diluisce quasi del tutto l'aspetto politico del racconto(come asserisce chi ha letto il romanzo),definisce assai bene il ritratto di un protagonista senza alcun ritegno morale.Bella faccia a seconda delle occasioni accattivante o gelida,Alessio Boni fa suo il personaggio di Giorgio Pellegrini con abilità d'attore capace,e nel cast spicca lo sbirro marcio e violentissimo ,dai capelli tinti e untuosi di Michele Placido,che l'attore lucano caratterizza con particolare verve."Arrivederci amore,ciao" è una storia criminale che abbozza un incrudelimento collettivo agghiacciante,in cui ogni ideale è soffocato a scapito di una mentalità profittatrice,e all'occorrenza spietata,e il finale è particolarmente feroce:per approdare all'abbraccio della quotidiana banalità dell'anonimato,il protagonista compie ogni nefandezza,dallo sparare alle spalle del migliore amico,fino a lasciar morire la donna che lo ama.
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