Regia di Giuliano Montaldo vedi scheda film
Non riesce a rendere la materia trattata.
Un tema tipicamente sessantottino, e sempre attuale, come la contestazione del principio d'autorità e dei connessi metodi violenti, andava svolto ben più in profondità.
Chi scrive apprezza tantissimo Montaldo, i suoi "Sacco e Vanzetti" e "Giordano Bruno"; questa pellicole li precede ma è abbastanza superificiale, come del resto è attestato dal ricorso ad attori di serie B come Bud Spencer e Franco Nero. Proprio su quest'ultimo pesa il giudizio negativo sul film: una figura come la sua avrebbe permesso brani di sceneggiatura menorabile (sulla non violenza...), ma non c' traccia di ciò: solo quattro parolacce buttate lì da un disertore che, così dipinto, effettivamente non può rivendicare particolare dignità. Questo film doveva servire solo a riflettere sulla storia e i suoi tanti possibili mali, ma non ce la fa proprio (anche se non vanno dimenticati tanti spunti interessanti e la precisione tecnica del regista)
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