Regia di Gore Verbinski vedi scheda film
Dave Spritz presenta la rubrica di previsioni meteo per un canale televisivo di Chicago. Figlio di uno scrittore illustre e premio Pulitzer, ha tante cose da mettere a posto nella sua vita. Dal divorzio irrisolto dalla moglie ai problemi della figlia sovrappeso e del figlio sotto pericolosa cura psicologica. Tutti, per primo il padre, lo considerano un immaturo. La svolta potrebbe essere costituita da un nuovo lavoro a New York, alla popolarissima trasmissione Hello America. Gore Verbinski soffre probabilmente di un complesso di colpa per aver sbancato i botteghini con The Ring e La maledizione della prima luna. Questo The Weather Man ha la pretesa di una riflessione critica sul prezzo del sogno americano. Ma non riesce a fare a meno di affidarsi all’ennesima narrazione in voce off che spiega fino all’ultimo dettaglio. Il resto lo fa il consueto mestiere del gommoso Nicolas Cage, vessato da una serie di sventure fantozziane eppure perfetto nella parte del quarantenne sotto stress costretto a affrontare il minimo sindacale di autoanalisi. Se non fosse per lui, per Michael Caine nel ruolo del padre malato e per la colonna sonora di Hans Zimmer, la desolante analogia tra l’imprevedibilità della vita e quella meteorologica non sarebbe sopportabile.
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