Regia di Sergio Rubini vedi scheda film
E' una commistione fra giallo e ritorno alle radici, film in cui prevalgono la nostalgia, la malinconia e la suspence: di per sè originale come idea, inoltre diretto discretamente da un Rubini ormai consolidato regista (anche attore nella parte dell'usuraio) e con un cast apprezzabile, primo fra tutti Bentivoglio in una gran bella prova (fra l'altro impegnato sempre nel 2006 con L'amico di famiglia di Sorrentino, altra storia di un usuraio con finale completamente capovolto rispetto a questo La terra). La soluzione di tutti i nodi della trama appare forse un po' semplicistica e probabilmente il 'lieto fine' non si addice ad una storia che vede coinvolta la (piccola) malavita, assassinii a sangue freddo e litigi rancorosi fra fratellastri per un'eredità contesissima. Comunque si lascia guardare.
Un professore milanese torna in Puglia dai due fratelli e dal fratellastro per spartire l'eredità paterna; non sarà affatto facile accordarsi, ma la questione si complicherà addirittura quando un usuraio piuttosto potente in paese viene ucciso. I fratelli hanno debiti con lui e l'assassino non è poi così difficile da scoprire. Ma una soluzione c'è.
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