Regia di Sergio Rubini vedi scheda film
Sergio Rubini ritorna nella propria terra d'origine,la Puglia,per girare un nuovo film da regista ,e vi ambienta una storia che parla di legami di sangue inestricabili malgrado tutto,di senso di appartenenza,e che racconta assai bene le conflittualità tra fratelli mai troppo uniti,con ricordi pesanti da portarsi addosso.Defilatosi nel ruolo di breve durata sullo schermo dell'ignobile strozzino che verrà ucciso a metà film,Rubini elabora bene le dinamiche tra i personaggi e sceglie bene gli interpreti adatti a rendere i caratteri:corposo e sanguigno come il vino e l'olio di quelle lande,"La terra" è un dramma con qualche momento brillante,non esente da tonalità western,che cita nel finale "Il padrino" di Coppola con sagacia.Fluido nel narrare,calibrato nel gestire i personaggi,il film è degno di poter appartenere al cinema italiano più caratterizzato e ricordabile:forse,potrebbe ambire a partecipare l'anno venturo a rappresentare l'Italia nella cinquina per il miglior film straniero,potrebbe essere una scommessa su cui puntare.
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