Regia di Stephen Gaghan vedi scheda film
Un film difficile ma giustoUn puzzle: un maturo agente della Cia, un giovane esperto di problemi energetici, un principe orientale riformatore, un paio di avvocati americani ammalati di cinismo, due umili lavoratori petroliferi e due potenti petrolieri sono solo alcuni dei personaggi che intrecciano i loro percorsi nel complicatissimo affresco tratteggiato da Stephen Gaghan (regista e sceneggiatore) e da George Clooney e Steven Soderbergh (produttori e, il primo, anche interprete) in Syriana. Ispirato a La disfatta della Cia, scritto dall’ex agente Robert Baer (sul quale è costruito il personaggio di Clooney), Syriana si sposta di continuo da un episodio all’altro, da una location all’altra (da un non precisato paese del Golfo, attraverso mezza America e un pezzo di dorata Svizzera, a Teheran e Beirut), dalla politica alla finanza allo spionaggio, tessendo una tela della quale è molto difficile individuare le singole connessioni ma che ci appare inestricabile e, soprattutto, ineludibile. Film non marcato dalla paranoia (com’erano quelli degli anni ’70 sui servizi segreti), ma piuttosto dalla sensazione che ormai questo “risiko” planetario non possa essere più fermato né dall’umanità, né dalla giustizia, né, probabilmente, dalla politica. Syriana è un film ostico, poco o nulla comprensibile, perciò addirittura noioso. Ma, nella sua precisa volontà di mettere in scena un gioco oscuro al quale la gente, i cittadini di qualsiasi paese del mondo non saranno mai chiamati a partecipare, è un film giusto.
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