Regia di Stephen Gaghan vedi scheda film
E' un film discreto che dice e mostra cose che già conoscevamo ma proprio perchè non fa nomi finisce, per essere inefficace e velleitario. E' un film non film, perchè vuole essere più un atto d'accusa, una denuncia contro l'attuale ordine internazionale che si regge sulla corruzione sistematica, sugli intrighi e complotti che i grandi magnati americani del petrolio (e non solo)continuamente intessono per mantenere lo "statu quo".
Ma proprio perchè non si fanno i nomi, l'atto d'accusa scivola come la pioggia su un ombrello. Tutto può essere reale, ma può essere anche fantasia. Allora il film può diventare come un normale film dell'universo paranoico langhiano, quello che tanto piace a Pakula e Pollack, che tanto successo hanno avuto e che così poco hanno inciso sulla società americana.
Meglio allora un film come quello di Michael Moore che denuncia, fa i nomi anche se dimostra tutta la sua faziosità.
Se quindi il film vuole essere di denuncia e non incide e rinuncia a essere film e cioè ricerca sul linguaggio cinematografico che cosa diventa? Un tentativo sufficiente di spiegare come va il mondo, ma nulla di più.
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