Regia di Stephen Gaghan vedi scheda film
"Sono tempi complessi."Afferma un personggio del film,un alto papavero dei servizi segreti in precinto di ordinare l'ennesima porcheria in nome dello status quo mondiale.Scritto e diretto dallo sceneggiatore di "Traffic",Steve Gaghan,e come quella pellicola costruito a segmenti che si intersecano,"Syriana" è stato uno dei casi della corrente stagione per quanto riguarda il cinema americano;fortemente caldeggiato da star impegnate come George Clooney e Matt Damon,questo "polithriller"(sì,perchè purtroppo di fantapolitica qui non si può proprio parlare...) è un lavoro interessante,anche se forse nella prima parte sul piano del ritmo ha qualche pecca."Syriana" ha il merito di proporre il problema mediorientale da vari punti di vista,dall'agente CIA con un passato lordo di sangue e scaricato dai vertici al giovane disoccupato che entra quasi per caso nell'orbita degli allevatori di kamikaze,dall'analista un pò idealista che forse si auspicherebbe un'inversione di rotta nel quadro complicato e violento della situazione mediorientale,agli impietosi e avidi padroni del vapore che a scapito di morti e stragi conservano la poltrona lussuosa dei capi.Come accade anche in "Munich",il finale drammatico e amaro dà segno che si è voluto parlare di problemi coscienziosamente,e tenendo conto che ci sono interessi forti a che le cose non si devano e non si possano risolvere:e,senza ritenerlo un film straordinario,ma serio e comunque coraggioso,in un'epoca contrassegnata dalla stampa "embedded" e da un'onda mediatica dedita al lavaggio collettivo di cervello,una scintilla che porta l'uomo comune sospinto da forze maggiori a scansare il pensiero proprio,a una più profonda riflessione.
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