Regia di Tano Cimarosa vedi scheda film
Poliziottesco semi-sconosciuto con un budget assai ridotto e con una sceneggiatura tendente all’inesistente. La regia (voto: 5=) non è minimamente all’altezza rispetto a quella degli specialisti del genere e anche montaggio (in alcuni punti i cambi di sequenza sono un po’scollegati) e fotografia sono da ampiamente insufficienti. La sceneggiatura (voto: 4=), oltre a essere mediocre e zero propositiva, non intesse una trama interessante. Inoltre, si ha una serie di personaggi che passano da protagonisti a personaggi secondari e altri che diventano protagonisti sebbene per la prima mezz’ora non si vedano mai. Irritanti i classici messaggi di denuncia sociale che per lìoccasione sono buttati forzatamente nel minestrone tanto per far brodo.
Si segnala che il film, poi, non è neppure così violento come lo si vorrebbe far passare, visto che nei momenti in cui si dovrebbe forzare la mano il regista cambia sequenza, lasciando tutto alla fantasia dello spettatore. Scena trash è quella in cui improvvisamente muore per dissanguamento il delinquente di origini romane.
Si salvano le interpretazioni di diversi attori (tra le quali il “prezzemolino” Al Cliver), la musica di Baldan Bembo (specie il triste main theme) e il doppiaggio, il resto è ampiamnete mediocre. Voto: 4.5
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