Regia di Michael Apted vedi scheda film
Gorky Park è un film classico, che raffigura, con livida fotografia, un mondo, un sistema politico che sembrava imperituro, un'epoca e un clima che non esistono più. Per me che sono nato negli anni ‘70, vedere quelle vecchie auto nazionali rimarchiate con i brand dell’URSS, le strade innevate, quelle piccole case con elettrodomestici semplici, i telefoni vecchi, i colbacchi di ermellino (snodo cruciale di tutta la storia) e tanti altri dettagli è stato emozionante e mi rendo conto che un giovane di oggi non percepisce il brivido intenso di entrare in una sorta di macchina del tempo e ritrovarsi nel passato che ho sperimentato io.
Gli attori sono semplicemente eccezionali: il protagonista è William Hurt, perfettamente calato nella parte, la bella è Joanna Pacula, il cui sguardo è abbacinante, il cattivo è il fantastico Lee Marvin, l’amico segreto è Brian Dennehy. mentre l’ambiguo traditore è Ian Bannen, che curiosamente ho ritrovato in un ruolo non primario nel film La Cruna dell’Ago, la cui fisicità mi ricorda da vicino quella del ben più celebre Christoph Waltz.
Il ritmo del film, comunque intrigante e appassionante, è quello dell’epoca, compassato ed interrotto da colpi di scena talvolta imprevisti.
William Hurt è meraviglioso anche nel suo non essere vincente, tant’è che spesso e volentieri prende discrete sberle e ha la peggio negli scontri con i suoi avversari.
La colonna sonora è semplicemente meravigliosa ed iconica dell’allora giovanissimo James Horner, poi celebre vincitore di due premi Oscar con Titanic ed Avatar, tragicamente scomparso a seguito di un incidente aereo.
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