Regia di Mario Gariazzo vedi scheda film
Uno dei vari (per numero, ma certo non per fantasia dei contenuti) softcore scritti e diretti da Mario Gariazzo in quel periodo; rimangono dubbi sulla scelta di utilizzare lo pseudonimo Roy Garrett per firmare la regia, quando negli stessi titoli compare come sceneggiatore proprio Mario Gariazzo. Intrigo d'amore sembra il titolo di un melodramma anni '50, ma è in realtà una farsaccia a un passo dal porno con protagonisti del calibro di Milly D'Abbraccio, Valentine Demy e Antonio Zequila. Se vi state chiedendo chi sia questa gente, niente panico: è normale che sia così. La prima è divenuta in seguito celebre (in senso molto lato) grazie al gossip, Zequila tramite i beceri reality televisivi e la Demy ha proseguito la sua carriera di attrice con titoli del calibro di Nirvanal, La puttana dello spazio e soprattutto, come dimenticarlo, di Francesca: sinfonia anale. Difficile dire qualcosa di sensato su questo film, novantacinque minuti di puro nulla, dalla trama involontariamente demenziale e scopertamente funzionale alla scena di sesso. In pratica entro la fine della storia tutti sono stati a letto con tutti. Colonna sonora maledettamente anni '80, a base di tastierine e sassofoni: è opera di Paolo Rustichelli, figlio immeritato di Carlo. 1/10.
Lo sbirro è troppo preso dal lavoro: la moglie si rivolge a un fotografo erotico per fare un book che risvegli le attenzioni del marito. Ma il fotografo trasforma il servizio in servizietto. Inizia così una storiaccia di ricatti.
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