Regia di Mario Gariazzo vedi scheda film
Potrebbe essere - il potenziale si avverte tutto già dal titolo - una commedia sgangheratamente demenziale, fra surreale e 'politicamente scorretto'; invece è un film che si prende tremendamente sul serio, sfracellando la propria credibilità in scene d'azione dirette penosamente, raccordi con materiale d'archivio (immagini del Pentagono visto dall'alto, ad es., nettamente prese di sana pianta da qualche documentario) e una costruzione della trama a dir poco approssimativa. La sceneggiatura del regista - che tenta di sfuggire al linciaggio popolare sostituendo il proprio nome con lo pseudonimo Roy Garrett - fa acqua da tutte le parti e certo la recitazione dilettantesca degli interpreti non aiuta a valorizzarla; gli stereotipi sulla gente di Napoli si sprecano e risultano pertanto, oltre che gratuiti, pesanti: questa potrebbe essere - e con molte probabilità lo è - l'unica spy story nella storia del cinema mondiale interrotta a un certo punto dall'esecuzione di O' sole mio da parte del protagonista. E poi ancora di Guapparia. La decenza non sta di casa qui; d'altronde Gariazzo ci ha consegnato numerosi esempi di cinema di pessima fattura, involontariamente o meno demenziale (Incontri ravvicinati... del quarto tipo oppure Schiave bianche, violenza in Amazzonia): sarà pure complice il basso budget, ma certo il regista mostra colpe inequivocabili. 1,5/10.
Attorucolo napoletano si allea a superspia americana per sventare un piano terroristico-missilistico.
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