Regia di Mario Gariazzo vedi scheda film
La Mano Spietata della…Malavita, sarebbe stato un titolo più consono. Questo mediocrissimo film difatti punta molto sul muso, i silenzi e le efferatezze del killer Klaus Kinski. La legge, che non può invece permettersi di essere spietata, è qui rappresentata da Philippe Leroy: è lui l’immancabile commissario con le mani legate, isterico, schifato dal sistema e uso ai modi spicci non appena se ne presenta l’occasione; nel contempo ha una moglie che è una gran strappona (Silvia Monti) alle cui grazie abbandonarsi è facile, ma lui, che non sa darsi pace per la gentaglia che gira indisturbata per le strade, quasi non se ne avvede e mal gliene incolse.
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