Regia di Mario Gariazzo vedi scheda film
Una coppia di attori (Rizzoli-Lovelock) rinviene un cadavere nel bagagliaio della propria auto: si tratta della moglie di un importante commendatore. Collaborerà con la polizia per risolvere l’indagine. I primi sospetti ricadono sugli scambisti di un motel e un'atelier fotografico affiliato con un magazine di nudi femminili.
Giallo erotico che, per la presenza di note pornostar e per le scene soft-core spinte e bruscamente interrotte, sembra la versione censurata di un porno (com’era tipico in quegli anni, distribuire per il mercato internazionale la versione hard e per quello italiano la versione soft).
Probabilmente circola solo questa versione: una produzione di serie Z, che mostra senza pudore l’assoluta scarsità di mezzi, dalla regia di tal Mario Gariazzo, pressoché assente, al basso livello recitativo, ai set poverissimi, fotografia e montaggio.
A nobilitare un poco la baracca, Ray Lovelock, mito dell’exploitation italiana, e la Rizzoli, che godeva di un certo successo come neo-regina della commedia sexy (dopo il progressivo abbandono delle scene della Fenech e della Guida): attrice con discrete doti recitative, mal sfruttata dal cinema italiano in totale caduta libera negli anni ’80. Di gran presenza scenica, da segnalare il suo spogliarello integrale sul set fotografico, che, completo di minuziosi dettagli anatomici a trecentosessanta gradi sulle sue curve sinuose, surclassa di gran lunga le scene soft-core delle svogliate colleghe. Tra queste, la pornodiva Marina Hedman Frajese(successivamente divorziatasi dal celebre giornalista Rai Paolo Frajese, per ragioni assai ovvie), Antonella Antinori, Patrizia Behn e Patrizia Webley.
Il voyeurismo fotografico prende spunto dall’ero-gore Nude per l’assassino (1975), anche se di sangue che scorre non se ne vede neanche una goccia, mentre il topos dell’hotel e lo scambio di camere è elaborato da un canovaccio tipico della commedia sexy.
In una scena la Rizzoli indossa un parrucchino a caschetto corvino che ricorda molto il look della celebre collega Nadia Cassini.
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