Regia di Herbert Ross vedi scheda film
Per vent'anni Neil Simon è stato l'autore teatrale, assieme ad Harold Pinter, più rappresentato a Broadway e ricercato da sceneggiatori e produttori per trasporre le sue pièces di grande successo sul grande schermo: "Goodbye amore mio!" , interpretato dalla moglie di allora di Simon Marsha Mason e dal talento ascendente Richard Dreyfuss ottenne cinque nominations agli Oscar, e vide l'interprete di "American Graffiti" spuntarla su rivali come il Woody Allen di "Io e annie" e il John Travolta de "La febbre del sabato sera". Commedia metropolitana quasi del tutto ambientata nell'appartamento forzatamente condiviso dai due, con spruzzi agrodolci e dialoghi sapidi ( anche troppo, considerando quelli della bambina della protagonista) il film è piacevole, molto ben recitato e fino alla fine tiene il pubblico sulla corda nell'accennare un finale amarognolo o ottimista. La soluzione non è banale, e Ross è molto bravo nel condurre gli interpreti e nel non perdere ritmo, nonostante qualche lieve tentennamento di sceneggiatura: è vero che è un cineasta tutto sommato sottovalutato, magari non al livello di un Pollack, ma capace di un cinema di attori e buoni copioni realizzato con cura e sensibilità.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta