Regia di Stuart Heisler vedi scheda film
"Tokio Joe" diretto nel 1949 da Stuart Heisler,devo dire che non mi è dispiaciuto,anche se anche mi ha lasciato perplesso.
La storia tratta che Joseph "Joe" Barrett,
un eroe di guerra,capitano di aviazione,
torna a Tokio,credendo che la sua amata
sia morta,invece con sorpresa l'ha ritrova
viva ma sposata con un altro e con una
bambina,ma però non è del marito.
Il Film è sulla falsariga del capolavoro:
"Casablanca" interpretato dallo stesso protagonista
di questo Film del 1941,cioè il grandissimo
Humphrey Bogart,che anche qui fa la parte
del leone perché solo con il suo volto
da duro bucava lo schermo.
Comunque con la differenza che invece
che ambientato a Casablanca,questa
volta è a Tokio (anche se probabilmente
tutto ricostruito in studio),
dove c'è una musica che ricorda una bella donna
e i bei momenti passati con lei
(anche questo uguale) ma stavolta e
Joe che cerca i permessi per avviare
una attività con gli aerei,ma anche per avere
il tempo per riconquistare la moglie.
Purtroppo però questa attività la attiva
con un gangster senza scrupoli del posto
molto potente,chiamato Baron Kimura,
che con la scusa di trasportare rane congelate,
ha intrecci con criminali con vecchi ideali di vendetta.
Questa è la differenza con "Casablanca",
che miscela il melò con il Thriller e lo spionaggio,
che è un intrigo che ti coinvolge a dovere,
e il regista è bravo a tenere sempre la macchina da
presa sui personaggi e le loro vicende,
ma soprattutto di primi piani di Bogart
che qui piange e ride,diventando uno
con il cuore tenero.
Purtroppo la sceneggiatura a un certo punto
prende una piega strappalacrime quando Joe
scopre che è sua la figlia e anche quando
quest'ultima viene rapita.
Però a questo punto rovina un pò l'atmosfera
che si respira prendendo una via banale,
anche se comunque l'intrigo e la presenza
di Bogart e la suggestiva fotografia in
bianco e nero di Charles Lawton Jr.
piena di chiaroscuri e luci soffuse che creano
righe bianche sui volti dei protagonisti,
che danno un lustro al Film non
indifferente.
E' comunque affascinante rivedere
la Hollywood e i miti di un tempo
e i loro prodotti,che avevano i
loro difetti,ma erano sempre con
una bella atmosfera.
Da segnalare la buona direzione degli
attori soprattutto come ho già
detto Bogart,che con la sua presenza
giganteggia,ma anche Sessue Hayakawa,
la splendida Florence Marly e la
piccola Lora Lee Michel,che è una bambina
disinvolta molto simpatica.
In conclusione un Film che non va
al di là della sufficienza perché
purtroppo è rovinato in un finale
un pò scontato ed anche strappalacrime,
e a tratti andando troppo sul melodrammatico,
con un Bogart tenero e lontano dal personaggio
che l'ha reso famoso del duro,però reggeva
comunque anche interpretando una parte di
questa maniera.
Il mio voto: 6,5.
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