Regia di Delmer Daves vedi scheda film
La fattoria dei Morgan si trova nel bel mezzo di un territorio selvaggio, e sul loro conto circolano strane voci: in che modo il vecchio si è rotto una gamba anni prima? e da dove proviene la ragazza che hanno allevato come una figlia? Quando un giovane viene assunto per dare una mano nei lavori, scopre che è pericoloso attraversare il bosco di notte: c’è una misteriosa casa rossa, che nessuno sa dove sia ma da cui provengono voci lamentose, e c’è qualcuno che tiene alla larga gli intrusi. Un film che mette veramente paura, e lo fa servendosi di ingredienti semplicissimi: parte da un espediente fiabesco (il divieto di entrare nel bosco) e dà il minor numero di spiegazioni possibile, tenendo lo spettatore in un’oscurità angosciosa. Questo, almeno, è ciò che succede per i primi 45’; poi la situazione inevitabilmente comincia a definirsi, svelando i contorni di un comune melodramma, ma il clima resta sempre inquietante. Merito di una colonna sonora che non lascia tregua, ma soprattutto del contrasto fra un’ambientazione ordinaria e l’evocazione allusiva di un passato terribile e ancora opprimente: quando finalmente vediamo la casa rossa alla luce del sole, non vediamo una semplice casa diroccata ma un luogo sinistro segnato per sempre dalla tragedia di cui è stata testimone (poco importa se ancora non ne conosciamo i dettagli).
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