Regia di Delmer Daves vedi scheda film
Quando un film viene presentato come "un thriller con Edward G. Robinson", non aspettatevi un semplice giallo. Per esempio: LA NOTTE HA MILLE OCCHI sconfina nel sovrannaturale, LA DONNA DEL RITRATTO mescola giallo, nero e grottesco, con un finale a dir poco geniale, PICCOLO CESARE è in effetti l'affresco di un uomo votato al crimine e all'autodistruzione; quando poi non ci sono sconfinamenti di genere, il nostro amico ha partecipato a "filmetti" come INTRIGO A STOCCOLMA, LO STRANIERO o LA FIAMMA DEL PECCATO, forse il noir più "nero" del cinema. E infatti... Scarnificando all'osso la trama, LA CASA ROSSA tratta il non originalissimo tema dei vecchi terribili segreti che ritornano a galla, di cui REBECCA LA PRIMA MOGLIE è forse il più bell'esempio. Ma la trama "principale" è certamente la cosa meno interessante di questo film, intessuto su una ragnatela di tanti altri piccoli segreti, di ambizioni poco nobili che spingono anche i personaggi più innocenti ad azioni a dir poco subdole. Basti dire che la storia prende avvio dal personaggio evidentemente più indifeso e remissivo, la virginale figlia adottiva di Robinson, in età di diploma, interpretata da Allene Roberts. La "piccolina" con i suoi modi delicati convince lo zoppo padre adottivo ad assumere un suo compagno di scuola (Lon McCallister) per aiutarlo nei lavori più pesanti; allo stesso tempo convince McCallister ad accettare il lavoro per guadagnare qualche soldino da spendere poi nella dolce estate post-diploma. Nessuno dei due maschi è entusiasta della cosa, ma entrambi accettano perché è quasi impossibile dire no ad una creatura così altruista. Peccato che il vero scopo della Roberts è quello di avere vicino il ragazzo per soffiarlo via alla sua bella e sfrontata fidanzata ufficiale (Julie London)! La quale intuisce subito le vere intenzioni della Roberts e reagisce di conseguenza, usando la sua bellezza e la sua perfidia per ricordare a McCallister quanto sia sfigata la povera contadinella; peccato che allo stesso tempo la London sia terribilmente attratta dal rozzo e aitante vagabondo che vive nel bosco "maledetto" al centro di tutta la storia, interpretato da Rory Calhoun, e non esiti a cornificare lo stesso fidanzato che si vuole tenere tanto stretto. E così via, ci sono situazioni simili un po' per tutti: <<ognuno ha un segreto da tenere nascosto>>, dice la saggia (ma complice) sorella di Edward G. Robinson; anche se quello del protagonista è di gran lunga il più terribile e innominabile. In definitiva LA CASA ROSSA forse non raggiunge le vette stilistiche dei film citati in precedenza, ma è ugualmente al di sopra della media in quanto ad approfondimento dei personaggi e complessità della trama.
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