Regia di Damiano Damiani vedi scheda film
john dhannay(musante) è un agente della c.i.a. a roma e sta organizzando un attentato per destabilizzare un paese dell'africa e mettere a capo di quel paese un uomo di fiducia. arriva però notizia che un altro agente c.i.a., henry lambert(soldati) stia tradendo e complottando contro. l'operazione viene solo ritardata, mentre cercando di risolvere la situazione dell'amico traditore gli si offre un'occasione imperdibile. all'inizio il film sembra la solita italianata che tenta invano di scopiazzare i film americani, invece poi l'interesse cresce e anche la riuscita di un solidissimo action-thrilling con ambizioni politiche. poiché tutto ciò che dhannay fa quando arriva all'hilton dove pare che lambert si sia barricato, dopo aver ucciso a casaccio due civili, lo fa per non essere destituito dal comando dell'operazione e comunque per rimanere ben attaccato al suo posto. damiani e badalucco sono abili nel confondere le carte scrivendo una sceneggiatura che riesce a confondere le idee allo spettatore facendogli credere a ciò che vede. di lambert noi non conosciamo la faccia, ma soltanto la voce mentre litiga con la moglie(zinneman) in casa, prima di andarsene. e così anche il tradimento del suddetto risulta un pò confuso ed intrigato, fino a quando appunto non ci sinceriamo di chi stiamo osservando da un bel pò di tempo. quando l'ambasciatore entra nella stanza dell'hilton per parlare con lambert e questo spalanca gli occhi esordendo con "sei tu?!" noi intanto insieme a dhannay e i suoi agenti tentiamo di ricostituire il puzzle che rischiava di far fallire l'operazione in africa. così un "normale" sequestro di persona prende altre strade fino ad un finale crudele e cattivo. non ci sono ostacoli per una delle agenzie di servizi segreti più famose e potenti del mondo, semplicemente perchè gli ostacoli si individuano e si eliminano. non voglio svelare troppo di questo bel film e quindi mi fermo qui. gli attori sono in parte anche se la cardinale fa un pò la bella figurina giusto per prendere della mignotta e della puttana ad ogni piè sospinto. senza fare e strafare grazie alla sua simpatia porta via il ruolo fino alla sua fuoriuscita, anche lei non proprio pulita, nonostante vestita da gran signora se ne torna nel suo mondo dell'alta società col marito cornuto più simile ad un lombrico. gradita sorpresa invece il nudo fronte-retro di gianrico tondinelli. di solito erano le ninfe più o meno agées che gironzolavano ignude per i set(difatti la zinnemann offre un seno alla telecamera).
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