Regia di Robert Siodmak vedi scheda film
Io sono un estimatore di molti film di Siodmak, ma questo non mi ha convinto per niente. Il continuo passaggio tra un genere e l'altro mi ha disorientato e non sapevo più che film avevo davanti. Chevalier è al solito simpatico, ma quella sua cantatina messà lì in quel modo la trovo un passo falso. Colpisce, comunque, Stroheim, nei panni di uno stilista pazzoide. L'attore regista parlava bene anche il francese, oltre che l'inglese, e naturalmente la sua madrelingua (cioè il tedesco).
Anche la trama e i personaggi li ho trovati un po' confusi, e a volte bisogna pensare un attimo per capire chi è quello e cosa ci fa lì. Insomma, preferisco mille volte film come "La scala a chiocciola" o "I gangsters".
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