Regia di Rainer Werner Fassbinder vedi scheda film
Un gruppo di amiche, tutte benestanti e più o meno ambiziose e sprezzanti, si confessa sogni e segreti.
La commedia originale, The women, è del 1936 e reca la firma di Clare Boothe Luce, drammaturga e politica, futura ambasciatrice (1953-56) degli Stati Uniti in Italia; questa trasposizione su pellicola è opera del talentuoso Rainer Werner Fassbinder, perfettamente a suo agio con il teatro filmato e sempre accorto alle istanze sociali, in specie quelle femministe come in questo caso. Donne a New York è uno spaccato della quotidianità metropolitana degli anni Trenta dal punto di vista di un gruppo di amiche, tutte ambiziose e di estrazione altoborghese, accomunate da una visione decisamente negativa o comunque poco edificante del maschio. E proprio lui è il grande assente dell’opera: compaiono in scena soltanto attrici (Eva Mattes, Angela Schmid, Christa Berndl, Margit Carsternsen, Irm Herman, Gisela Uhlen, Anne-Marie Kuster e Barbara Sukowa sono le interpreti princiapli) e nei loro dialoghi la parte del torto è perennemente riservata all’uomo, ironicamente certo, ma in modo da mettere a segno una calcolatissima vendetta morale. La fedeltà al testo di partenza, nella traduzione tedesca operata da Nora Gray, è altissima e lo dimostrano i rari cambi di scena, la scarsità dell’azione e la sovrabbondanza dei dialoghi; per l’instancabile regista tedesco questa è una delle due regie (l’altra è Bolwieser) del 1977, anno sostanzialmente di riposo per lui (per capirci, solo nel 1976 girò 3 pellicole e nel 1978 altre 4). 4,5/10.
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