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Donne a New York

Regia di Rainer Werner Fassbinder vedi scheda film

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La recensione su Donne a New York

di millertropico
6 stelle

Questa è la versione tedesca - la terza se non erro dopo quella diretta da Cukor ("The Women", 1939) e quella che ha visto alla regia David Miller ("The Opposite Sex" - "Sesso debole?" per l'Italia , 1956) - della commedia una volta famosa scritta da Claire Booth.

E' importante soprattutto per il fatto che a dirigerla dietro la macchina da presa, c'era Rainer Werner Fasssbinder che aveva già curato la regia del testo per il teatro (andato in scena allo Schauspielhaus di Amburgo nel 1976 e replicato anche nei primi mesi dell'anno successivo).
Non ci sono variazioni in questa messa in scena riproposta anche per il cinema (se non qualche goccia di vetriolo in più) rispetto al testo orginale: anche qui  le protagoniste sono alcune ricche mogli della High Society  Newyorkese, attorniate da una compagine tutta al femminile (donne di servizio, parrucchiere, domestiche, cuoche, commesse).
Esattamente come prevede il testo, gli uomini invece non compaiono mai, ma ovviamente sono l'argomento principale nei discorsi di questo microcosmo femminile  in una società fondata sul predominio maschile che rende queste donne, indipendentemente dalla loro posizione sociale, subalterne ( ma per quel che riguarda almeno le più fortunate e ricche, capaci comunque di tirare nell'ombra le fila persino dei propri mariti).
La storia è abbastanza nota (si potrebbe definire quella di una vendetta tutta al femminile) ed evito di ricordarla. Accenno solo al fatto che il pregio principale della comemdia, sta tutto negli spumeggianti dialoghi e nei rapporti "velenosi" (fra divorzi e tradimenti) di queste presunte amiche che si fanno le scarpe l'un l'altra e si rubano i favori degli amanti e dei mariti.
Il lavoro svolto da Fassbinder è di pura routine, non ci sono insomma particolari guizzi (anche perchè si è praticamente limitato a ripendere con la cinepresa nell'arco di 7 giorni  - e quindi operando su 7 rappresentazioni  differenti poi rimontate a suo piacimento - ciò che veniva recitato sulle assi del teatro di Amburgo), tanto che a mio avviso merita poco più della sufficenza.
Il valore aggiunto è semmai quello apportato dalle  funamboliche interpreti (i personaggi sono davvero tantissimi e quasi tutte le attrici sono alle prese con più di un carattere, anche quelle a cui sono affidati i ruoli principali). Da ricordare fra le tante, almeno Christa Berndl, Margit Carstensen, Eva Mattes, Anne Marie Kuster e Angela Schmid
 
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