Regia di Bennett Miller vedi scheda film
Da "A sangue freddo",libro e caso americano esplosi verso la metà degli anni Sessanta,era già stato tratto un film con Robert Blake nel 1967,e su Truman Capote era stato realizzato un bio-pic sottotitolato "La corruzione e il vizio":questo lavoro di Bennett Miller ha fatto vincere a Philip Seymour Hoffman l'Oscar per il migliore attore protagonista,ma da noi è passato brevemente sugli schermi.Figura discussa e comunque incisiva,Capote scrisse appunto una sorta di romanzo-reportage su un orrendo fatto di sangue riguardante il massacro,insensato e assolutamente gratuito ,di una famiglia ad opera di due balordi:per scrivere la propria opera,tenne un comportamento ambiguo per entrare in confidenza con i due assassini,e una volta finito lo scritto,si ritrovò molto più coinvolto del previsto nella faccenda.Il film è piuttosto ben realizzato,la ricostruzione sia dell'ambiente mondano e radical-chic in cui Capote folleggiava che di quello rurale dove i delitti avvennero è eccellente,Seymour Hoffman fornisce una prestazione molto efficace,forse troppo accentuata dal nostro doppiaggio,però "Truman Capote" non coinvolge lo spettatore emotivamente come avrebbe dovuto,non lasciando percepire il sotterraneo senso di colpa del personaggio principale,e ,a livello narrativo,indugiando un pò con lentezza nello snodo della vicenda.Alla fine,si pensa di aver assistito a una ricostruzione seria e ben congegnata di ciò che accadde,ma senza le vere emozioni che contraddistinsero l'elaborazione di un'opera discussa e sconvolgente.
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