Regia di Rainer Werner Fassbinder vedi scheda film
Piccola tragedia tascabile, 85 minuti di Fassbinder poco oltre la prima maniera: se sono ancora i dialoghi ad avere la meglio, certo però qui la storia ha una sua vitalità propria (da un'opera teatrale degli anni '20 di Marieluise Fleisser) e le psicologie, soprattutto quelle femminili, cominciano ad assumere una rilevanza notevole. Inevitabile l'attrazione subita dal regista tedesco verso un dramma simile, in cui le donne, tutto cuore ma anche ingegno (vedi le amiche di Berta come Alma, fondamentalmente un'approfittatrice), hanno la peggio e gli uomini vengono ritratti come bruti ed insensibili. Apprezzabile, ma con alcuni momenti tirati per le lunghe e qualche carrellata autocompiaciuta di troppo (vedi il dialogo padre figlio con continuo rimpallo della camera, lentissimo, dall'uno all'altro).
Ad Ingolstadt arrivano dei soldati per riparare un ponte; le ragazze del luogo ne approfittano per flirtare, qualcuna per farsi pagare in cambio di sesso, e Berta per innamorarsi del soldato Karl. Karl tentenna: prima pare convinto, poi l'ammonisce che le farà solo del male, ma lei insiste e lui, dopo aver fatto l'amore con Berta, la abbandona.
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