Regia di Rainer Werner Fassbinder vedi scheda film
Piccolo esercizio giovanile di Fassbinder, agli esordi nel cinema. E' una storia grottesca raccontata con piglio ironico, come del resto il regista tedesco dimostrerà in seguito di saper fare; bianco e nero, ruolo predominante delle musiche e degli esterni, un solo personaggio ed uno scambio di battute in 11 minuti (il vagabondo bussa alla porta di una donna a cui chiede il permesso di suicidarsi nel suo bagno, ma viene cortesemente rifiutato). Il vagabondo non è Charlot, ma tutt'altro: di lui non sappiamo nulla, se non che vuole suicidarsi. Ironia e pessimismo.
Un vagabondo raccoglie da terra una pistola e si mette alla ricerca di un posto dove suicidarsi, ma invano. Finchè non viene aggredito da due sconosciuti, che gli sottraggono l'arma e scappano.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta