Regia di Mario Costa vedi scheda film
Roma antica. L'imperatore Caracalla fa sterminare una famiglia che gli è invisa; sopravvive solo Valerio, deciso a vendicarsi insieme agli schiavi Marcus e Nisa, quest'ultima di nobili origini.
Peplum di modesta qualità, Il gladiatore di Roma punta - come i suoi 'colleghi' di genere - su effetti speciali di poca spesa e molta resa: i muscoloni e la bellezza dei protagonisti (Gordon Scott, Wandisa Guida), nonchè sulle scene di massa, certo non facili da coordinare, ma di sicuro impatto a poco prezzo. Mario Costa è un artigiano abbastanza anonimo, attivo da oltre vent'anni soprattutto nel melodramma; approfitta anche lui della moda del momento - il film in costume antico - per piazzare qualche titolo nel filone, ultimo dei quali per lui è appunto questo Il gladiatore di Roma. Una trama quasi da spaghetti western (un sopravvissuto che si coalizza con altri 'buoni sfortunati' per organizzare una vendetta nel nome della Giustizia) è forse l'unica nota interessante del lavoro; nel resto del cast si apprezzano nomi e volti di Alberto Farnese, Roberto Risso, Ombretta Colli, Piero Lulli, Pietro De Vico, Pietro Ceccarelli, Raf Baldassarre, Nello Pazzafini, Giulio Calì; produzione non infima, ma chiaramente neppure sfarzosa, con tanto mestiere a sopperire alla pochezza dei contenuti e alle falle logiche seminate qua e là nella storia. 2,5/10.
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