Regia di Mimmo Calopresti vedi scheda film
Attingendo allo sterminato archivio dello Shoah Foundation Institute for Visual History and Education creato da Steven Spielberg, qui nelle vesti di produttore esecutivo, Mimmo Calopresti ha selezionato le testimonianze di quegli italiani sopravvissuti ai campi di concentramento di Auschwitz. Dal film documentario emerge un intreccio dolentissimo che parte dalla promulgazione delle leggi razziali nel 1938, prosegue con l'invasione del ghetto ebraico a Roma, continua con un viaggio interminabile di persone trattate come animali e stipate nei carri bestiame e finisce, per molti di loro, nelle atrocità del lager.
L'intersezione tra le testimonianze lucidissime di oggi e le raccapriccianti immagini d'archivio di ieri restituisce un quadro agghiacciante che non ha mai bisogno di attingere a toni da romanzo tanto sono vividi e netti i ricordi dei sopravvissuti. Un documento di enorme valore storico, un tassello della memoria alla cui visione dovrebbero essere costretti i negazionisti della Shoah che ancora danno aria alle loro ugole.
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