Regia di Costa-Gavras vedi scheda film
Un film che fa riflettere. Una fredda denuncia più sottile di quel che appare. Una società malata in cui il lavoro è diventato qualcosa di diverso e di altro ma forse, ancora di più, l'essere umano che si è piegato al gioco perverso diventando vittima di sé stesso e dei suoi "ideali". La prima parte scorre meglio poi la storia si ripete per concludersi in un epilogo più da "corto" e comunque con un espediente visto e rivisto. Agghiacciante la messa in scena delle solitudini inconsapevoli dei vari membri della famiglia apparentemente affesttuosa e presente che in realtà è composta a compartimenti stagni. Bravo il protagonista, il cui ruolo dall'esasperata criminalità estemporanea e di "sopravvivenza" , ricorda un po' il protagonista dell'alleniano Match Point. Più di uno spettatore in qualche scena è esploso in fragorose risate... un po' come quando si assite ad uno spettacolo di beppe grillo... grillo ti butta merda addosso e tu ridi... ti ricopre di merda e tu ridi... altra merda, altre risate....beato te che ti piace così tanto...
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