Regia di Krzysztof Kieslowski vedi scheda film
VOTO 7/8 TORMENTATO (Tv 5 Ottobre 2011)
Ora che ho capito cosa è importante in questa vita di merda! Ora che so per cosa vivere!
Esclama un disorientato Filip/Stuhr (straordinarie tutte le prove attoriali) di fronte alla propria vita che va a rotoli per colpa della sua magnifica ossessione: il Cinema. Così Amator è un film manifesto, autobiografico, pieno di rimandi agli inizi di documentarista industriale (ma anche personali) del grande regista polacco. I temi trattati sono molti, la passione è genuina, vera, trascinante, Kieslowski agli albori è subito d'alto livello. In questa pellicola troviamo tante delle sue atmosfere e tra tanti campi stretti e poche licenze al paesaggio, l'autore sviluppa un racconto ironico a tratti, dove i toni mèlo si intromettono perfettamente aumentando il tormento del protagonista. La sua emancipazione esistenziale è direttamente proporzionale alla propria consapevolezza di poter creare un'opera artistica, così l'arte diventa vita e tutto cambia. Ma le conseguenze di questa parabola interiore non tardano a sconvolgere la tranquillità sia sociale/politica che famigliare di Filip e se nel finale c'è l'acquisizione artistica completa (narra, interpreta e filtra la realtà, ricomponendo l'inizio del film secondo la sua personale visione), l'uomo è seriamente in difficoltà. Tutto crolla, la moglie Irka se ne va con la figlia, dei collaboratori vengono licenziati per colpa sua... Tutto è sospeso... Come nella vita di tutti i giorni e la partecipazione emotiva diventa totale, per uno dei più bei esempi di cinema sul cinema, capace di restituire tanto del fascino della settima arte, dove il vedere è più importante anche del comprendere perché davanti allo stupore dello sguardo (dei piccioni, dei manager che vanno in toilette, delle persone in strada), niente può competere.
Non vincere!
Urla Irka in riferimento ad un concorso di cinema amatoriale a cui Filip si sta recando.
Non vincere!
Grande film.
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