Regia di Alfonso Brescia vedi scheda film
Nuovo capitolo sulle turbe fantascientifiche di Al Bradley, al secolo Alfonso Brescia. Film a sé stante [il seguito di "Anno zero - Guerra nello spazio" (1977) è "Cosmo 2000 - Battaglie negli spazi stellari" (1978)] con nuovo protagonista, Antonio Sabàto, ma con cast tecnico ed artistico pressoché uguale... come il risultato ottenuto. Pellicola di rara bruttezza, con attrezzature e scenografie riciclate dal lavoro precedente, scritta e sceneggiata dal regista e da Alan Rawton (ovvero Aldo Crudo) i quali, in evidente stato confusionale, si inventano le cose più bislacche e ridicole, come un numeroso quanto inutile esercito di robot (persone con una parrucca bionda in testa) che muoiono all'istante al solo vedere la pistola che si illumina (senza laser, intendiamoci), oppure la patetica e noiosissima battaglia finale (20 minuti!) in cui dovrebbe capitare di tutto ma, in pratica, nessuno si muove. Le uniche cose da salvare sono gli occhi di ghiaccio di Malisa Longo, bella quanto perfida nel ruolo di Lois e la generosa scollatura di Licinia Lentini (l'assistente del comandante King), l'unica ad avere l'uniforme/pigiama senza girocollo. Musiche urticanti di Marcus Griffin, pseudonimo di Marcello Giombini.
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