Regia di Alfonso Brescia vedi scheda film
Battaglie negli spazi stellari è uno di quei film per i quali non sai bene se dare la colpa al regista, agli sceneggiatori, agli attori, alla produzione, al cast tecnico o al Destino malevolo (così, per prendere un po' tutti e un po' nessuno); realizzato con tre soldi - dire quattro sembrerebbe quasi elogiarlo - e girato al massimo delle sue possibilità da un mestierante sgraziato e inconcludente come Alfonso Brescia (che si firma con lo pseudonimo Al Bradley), il lavoro risulta trasandato dalla fotografia alle scene, dai costumi alla colonna sonora (che d'altronde è di Marcello Giombini, assiduo frequentatore della serie Z del nostro cinema). Il copione, realizzato dalla coppia anonima formata da Massimo Lo Jacono e Giacomo Mazzocchi, è semplicemente un fritto misto di luoghi comuni sulla fantascienza futuristica e non offre alcun tipo di sviluppo interessante; fra gli interpreti l'inglese John Richardson è quello di maggior spicco: si pensi un po' agli altri. La voce del narratore è di Arduino Sacco, altro nome a cui viene dato risalto nella titolazione di testa, cosa che descrive impietosamente il livello qualitativo del cast artistico. Degli effetti speciali conviene semplicemente tacere. Il problema di fondo in tutto ciò è che non si tratta nè della prima, nè dell'ultima pellicola di Brescia del genere 'guerre spaziali'. 1,5/10.
La Terra mira a conquistare nuovi pianeti, ma deve scontrarsi con i terribili Goniani, capaci oltrettutto di assumere sembianze umane.
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