Regia di Henry Hathaway vedi scheda film
Tra i tanti ribelli e non allineati portati sullo schermo da Steve McQueen, "Nevada Smith" è uno dei più celebri. Testimone del massacro dei genitori da parte di tre bravacci senza cuore, il protagonista impegna buona parte della sua vita per compiere la propria vendetta: attinge molto dal più celebre testo a proposito di vendetta, "Il conte di Montecristo" di dumasiana memoria, il copione di "Nevada Smith" ( è l'ultimo nome fittizio adottato dal personaggio principale per avvicinare il capo dei malfattori), e come sulla pagina Edmond Dantès evitava ad un passo dal compimento definitivo di uccidere l'odiato nemico, dopo alcune scelte sconsiderate, il non-eroe di McQueen decide di non oltrepassare il limite del lecito. Un pò diluito nel racconto, "Nevada Smith" è un buon western di un regista abile nel genere, che gode di attori di nome e di qualità ( oltre alla star al centro della pellicola, da ricordare Karl Malden e Martin Landau tra i villains, Suzanne Pleshette bella di turno e Brian Keith mentore un pò sacrificato dalla sceneggiatura), che riesce a non essere banale nonostante il tema, tra gli speroni e le colt sia uno di quelli più presentati.
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