Regia di George Cukor, Cyril Gardner vedi scheda film
Tra i primi film di Cukor, la pellicola, come molte altre girate agli albori del sonoro, ha il difetto di sembrare più teatro filmato che cinema. Difatti, è costituita in larga parte da lunghe scene, anche di dieci minuti l'una, con la macchina da presa pressoché fissa che inquadra in campo medio, generalmente in interni, due o più attori impegnati in estenuanti dialoghi. Raro era l'uso di primi piani. Dalla sua c'è invece un livello recitativo molto elevato, con il grande Fredric March che rifà il verso al grande John Barrymore che si aggiudica la palma del migliore, anche se, ironia della sorte, nella corsa agli Oscar fu battuto dal fratello di John, Lionel Barrymore, peraltro in una prova di gran lunga inferiore alla sua.
Voto: 7 (v.o.)
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