Regia di Michael Curtiz vedi scheda film
E' un grande noir, che viene tenuto accuratamente nascosto da reti tv e distributori video. Figuratevi che ho dovuto pescarlo da una rete tedesca via satellite, perché qui da noi non ce lo fanno vedere; in compenso ci danno tonnellate di spazzatura. La trama è piuttosto complessa e i personaggi che interagiscono sono numerosi, tanto che bisogna seguire con attenzione la vicenda. Tra l'altro la trama ricorda vagamente “Vertigine” di Preminger. Il titolo italiano non è poi così fuori luogo, vista la perfidia e la falsità del personaggio a cui si riferisce. L'atmosfera e le situazioni sono tipiche del noir: il triangolo sentimentale, gli omicidi, la bevanda avvelenata, il cadavere di cui sbarazzarsi, l'odio e la rivalità tra alcuni dei personaggi, l'atmosfera tesa e drammatica, le ombre e l'oscurità di molte scene... Michael Curtiz, che ho sentito definire come un semplice mestierante, era in realtà un grande regista. Se però questo film, e altri coevi, è venuto così bene è merito anche di grandi attori, grandi sceneggiatori, e grandi direttori della fotografia. Memorabile la scena dello champagne col sonnifero.
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