Regia di Michael Curtiz vedi scheda film
New York, tardo Ottocento: Clarence Day, un operatore di Wall Street, (William Powell) governa la numerosa famiglia - moglie (la sempre brava Irene Dunne) e quattro figli - più con la meticolosità di un contabile che con l'amore e l'affetto di un marito e di un padre. Dopo varie peripezie, esaudirà il desiderio dei suoi congiunti.
Michael Curtiz non è proprio a suo agio nel dirigere questa commedia, poichè il ritmo latita spesso e l'origine teatrale risalta in maniera piuttosto palese, ma i dialoghi effervescenti e la grande prova del protagonista risollevano il tutto.
Memorabili l'entrata in scena di Powell, con l'ombra proiettata sul muro e la successiva inquadratura dei piedi ed infine la sua figura intera ed il continuo uso dell'esclamazione 'Gad' (God) che andrà certamente persa nella versione doppiata.
In un ruolo marginale, una giovanissima ma già molto bella Liz Taylor, nel ruolo di una parente che fa perdere la testa a uno dei figli di Clarence.
Voto: 7 (visto in v.o.).
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