Regia di Irving Rapper vedi scheda film
Ho sempre amato molto la storia di Giuseppe venduto dai fratelli e questo film, pur avendo dei pregi, ha anche molti difetti. Sono discrete le scenografie, belli i costumi, ottimo il cast e le loro interpretazioni, ma il copione è mediocre con battute spesso fuori luogo, assurde, pretenziose e fuorvianti - solo per citare un esempio:
"Giuseppe, il tuo Dio non può essere così crudele!"
"Io non posso tradirlo per te"
Per favore! Giuseppe non avrebbe mai dato risposte così sceme che fanno pensare che si sentisse obbligato a obbedire a Dio suo malgrado.
La sua caratterizzazione in questo caso è abbastanza inadeguata.
Lui, nella storia originale biblica, non era capace di serbare rancore, era propenso al perdono perfino dei suoi peggior nemici, mentre in questo caso il regista ha deciso di renderlo orgoglioso e rancoroso - addirittura non vuole perdonare i fratelli quando li rivede, cosa falsissima! - e a questo punto, non sembra più molto la storia vera di Giuseppe, un uomo estremamente giusto e buono.
Putifarre, inoltre, è stato reso impotente e frustrato per l'incapacità di soddisfare sua moglie, mentre nella storia vera aveva diverse concubine, altro che impotente!
Anche l'incontro con Aseneth è illustrato in un modo completamente sbagliato e diverso da quello citato dal testo apocrifo originale, senza contare che questo Giuseppe dichiara di desiderare la moglie di Putifarre e quasi quasi ci starebbe con lei, ma scherziamo? Troppi inserimenti frutto di una fantasia distorta e poi, la trama, pur essendo ben curata in alcuni punti, in altri si rivela frettolosa e poco approfondita.
Peccato, perché Geoffrey Horne era un buon attore con una grande presenza scenica e un discreto carisma.
Mi dispiace, ma è molto meglio e più credibile come versione di Giuseppe, la miniserie televisiva con Paul Mercurio.
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