Regia di Marco Vicario vedi scheda film
Dramma sul tradimento coniugale e sulla gelosia, interpreto da un cast esemplare e ottimamente diretto da un regista ispirato da una notevole sceneggiatura.
C'è ben poco da aggiungere alla recensione di Degoffro: completa, dettagliata e del tutto condivisibile. Vicario dirige un'opera raffinata che potrebbe ampiamente deludere chi si aspetta l'ennesima commedia sexy: è infatti la tragica storia di una coppia composta da una moglie servizievole e moralmente irreprensibile (Laura Antonelli) e un marito (Marcello Mastroianni) rivoluzionario che pubblica volantini politici e contro la religione ma che, nel disprezzo del vincolo matrimoniale, trova anche appagante frequentare occasionali amanti. Cast composto da attori di elevato spessore anche per quanto riguarda i personaggi secondari, tipo: Gastone Moschin nel ruolo di Vincenzo, l'amico del marito fedifrago; il bolognese Enzo Robutti nei panni di prete moralista e in vena di lanciare sentenze direttamente dal pulpito durante la messa; la brava e insolitamente disinvolta Olga Karlatos, nei panni di un medico femminista ante litteram.
Fotografia, costumi e location di altissimo livello in supporto a una sceneggiatura articolata e pessimista, che procede inevitabilmente verso la tragedia. Notevole l'accompagnamento musicale del maestro Armando Trovajoli, mirato a sottolineare un clima decadente e cupo in progressivo divenire. Qualche scena di nudo, circoscritta a poche sequenze, prelude ad intensificare un dramma esistenziale estremamente suggestivo e tragicamente realistico.
"L’amore non muore mai di morte naturale. Muore perché noi non sappiamo come rifornire la sua sorgente. Muore di cecità e di errori e tradimenti. Muore di malattia e di ferite, muore di stanchezza, per logorio o per opacità."
(Anaïs Nin)
Mogliamante - OST di Armando Trovajoli
F.P. 06/11/2021
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